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25 Sep 19
Cosa significa per te il termine imprenditorialità?
Intraprendenza e responsabilità nei confronti della intraprendenza stessa. Mi spiego meglio: l’imprenditore, per definizione, è attivo e recettivo. È aperto, capace di sorprendersi e di sorprendere, fermarsi quando è il caso, studiare con cura e in modo sistematico gli elementi su cui si fonda o fonderà un business; eppure, allo stesso modo, è capace di seguire una intuizione, una visione, ed è dunque capace di rischiare, che è diverso dall’essere predisposti a farlo.
Ecco, le qualità sopra citate descrivono, dal mio punto di vista, l’attitudine imprenditoriale o “imprenditorialità”. Sono tutte qualità sorrette dall’intraprendenza: rispetto alla quale si deve essere responsabili, ovvero consapevoli dei propri mezzi e della capacità di massimizzarne il potenziale. Nello stesso modo in cui non si possono dimenticare i propri limiti: vanno vissuti e trattati come monito per non avventurarsi in terreni sconosciuti e come punto di partenza per delineare il percorso che permetterà di conoscere, affrontare e dominare quegli stessi percorsi.
In Euroconsult posso osservare e apprendere quotidianamente quanto io stesso sostengo: l’Azienda è nata da un’idea imprenditoriale ed è cresciuta fino a diventare una realtà strutturata e organizzata modernamente; tuttavia l’imprinting e la guida dell’imprenditore scandiscono l’attitudine flessibile, visionaria e intraprendente che ognuno dei collaboratori esprime attraverso il proprio lavoro.
Qual è stata l'esperienza o la lezione più significativa che hai acquisito durante il tuo percorso?
Esperienze e lezioni – se per “lezioni” alludiamo alle infinite possibilità di apprendere da coloro i quali ogni giorno lavorano con l’obiettivo di innovare e crescere, tutelare gli sforzi passati con lo sguardo proiettato al futuro – ne faccio praticamente tutti i giorni. Tuttavia, non posso fare a meno di essere sincero: nell’ultimo decennio, le migliori lezioni le ho apprese all’estero. Soprattutto in relazione alla capacità di stabilire sinergie, collaborazioni. Competere in modo sano, significa essere consapevoli che la crescita organica di un business, di un mercato, può avvenire in modo più rapido e produttivo se gli attori che ne fanno parte – per quanto la competizione sia sana e stimolante – cercano di prendersi a braccetto e fare strada insieme, ove possibile, piuttosto che concentrarsi a fare sgambetti: l’ostruzione, o anche la mancanza di relazione, sono attività che disperdono energia, tolgono lucidità, creano confusione. In Paesi come il Regno Unito, l’Australia e la Nuova Zelanda, e anche nei mercati emergenti dell’America Centrale e Latina – tutti luoghi dove ho avuto il piacere di trascorrere tempo per impegni professionali – la capacità di fare sinergia nella comunicazione, nelle macro-strategie di approccio a un determinato mercato, possono fare la fortuna di un intero comparto: poi chi si sa distinguere, guadagnerà le quote più importanti, ed è giusto sia così. Penso a una metafora tanto cara al nostro Paese, contemplata nello sport nel quale ci siamo sempre distinti: il calcio. Una partita giocata con strategia e grinta, ma anche correttezza (pochi falli) e spirito sportivo, restituisce valore a tutti: a chi gioca, a chi allena e a chi osserva il match come spettatore. Ci saranno vincitori e vinti, come in ogni competizione, ma se lo spirito condiviso mette al centro la partita e non (solo) il risultato, senza ombra di dubbio l’intero sfondo sul quale la partita si svolge (un campionato, una competizione internazionale, et cetera) ne beneficerà. 

 

In che modo la tua azienda (“l’azienda per la quale lavora” ndr)  si contraddistingue nel panorama competitivo?
Mi collego alla domanda precedente: forte dei confronti avuti in campo internazionale e consapevole del prezioso know-how che ha costruito in venti anni di esperienza, a maggiore ragione in un settore in grandissima crescita, Euroconsult si contraddistingue per la capacità di affrontare una sfida professionale che si espleta nel campo (para)finanziario, con un approccio commerciale, un’attitudine consulenziale. Noleggiare beni strumentali, riducendo il concetto a minimi termini, significa avere la capacità di valutare con attenzione i fornitori dei beni e coloro i quali ne godranno l’utilizzo, ovvero i conduttori, i clienti finali. Buona parte delle società che si occupano di noleggio, fanno in modo eccellente le suddette valutazioni, attraverso una meticolosa analisi del merito creditizio. Euroconsult non è meno “severa” nell’analisi dei numeri, ma sceglie di analizzare con altrettanta attenzione il valore dei progetti che le vengono sottoposti. In altre parole, in Azienda non ci limitiamo a guardare i numeri ma indaghiamo le variabili legate a questi ultimi; con questa attitudine, entriamo in sinergia con i nostri clienti (siano essi fornitori di beni o destinatari del noleggio degli stessi) e insieme troviamo, in molti casi costruiamo, delle buone ragioni per credere allo sviluppo di un’attività.
La sinergia che stabiliamo con i nostri interlocutori, vede tavoli di confronto e appuntamenti costanti che ci permettono di entrare nel cuore e nell’anima delle aziende clienti: visitiamo gli stabilimenti produttivi, le locations legate al mondo del retail, le unità creative e di sviluppo delle start-up, i punti vendita, gli uffici, i negozi, gli hub tecnologici … Ci relazioniamo con chi ogni giorno gestisce l’operatività di un business e con chi, ai vertici delle organizzazioni, prende le decisioni: crediamo che insieme alla proattività e all’accelerazione tipiche di questi tempi, sia utile tornare a stabilire relazioni vere e trasparenti tra professionisti, donne e uomini che si confrontano su un piano dove esperienze, expertise ed etica, producano un valore aggiunto.

 Quale è il tuo motto?
È un motto che ha origine dalla cultura latina classica. Dice: “Verba movent, exempla trahunt”.
La migliore traduzione è:“Le parole incitano, gli esempi trascinano”. Tutti i giorni in Azienda, io e i miei collaboratori abbiamo modo di ascoltare ottimi consigli da chi Euroconsult l’ha fondata e la governa; ciò che ci motiva è che insieme alle suggestioni verbali che condividiamo nelle riunioni, abbiamo il piacere di osservare come le parole non rimangano tali, ma siano costantemente accompagnate dalla loro applicazione pratica. Devo dire che funziona: ottime parole alle quali seguono ottime azioni, non possono che generare successi.
Che tipo di imprenditore rappresenti all'interno del network ELITE?
Gli imprenditori che hanno fondato Euroconsult seguono l’Azienda come solo padri devoti alla crescita dei figli saprebbero fare: talvolta con uno sguardo silenzioso eppure presente, altre volte intervenendo personalmente e con carisma, nella guida alle grandi decisioni da prendere. Il rapporto con Elite è stato affidato ad alcune figure manageriali dell’Azienda – tra le quali la mia – e a oggi possiamo dire che ne stiamo beneficiando sia sul piano formale che su quello sostanziale. È un onore fare parte di un network prestigioso e un piacere partecipare a seminari formativi e a tavoli di confronto nei quali c’è sempre molto da dare e da ricevere. (Ri)cominciamo da questa intervista per garantire una partecipazione ancora più incisiva alle dinamiche del Network Elite, a partire dal 2020. 

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