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24 May 21
1.Cosa significa per te il termine "imprenditorialità"?
Vedo l’imprenditorialità come una moltiplicazione che include tre fattori: visione, pragmatismo e responsabilità. Nessuno dei tre, preso singolarmente, è sufficiente per ottenere una storia imprenditoriale di successo: bisogna partire da una visione ed essere capaci di guardare oltre, verso il futuro, moltiplicandola grazie ad un estremo pragmatismo di fondo accompagnato da un forte senso di responsabilità. Quest’ultimo rappresenta un territorio molto ampio, che racchiude diverse sfere di azione: responsabilità sociale, ambientale e per le persone. 
2.Quale è stata l'esperienza o la lezione più significativa che hai acquisito durante il tuo percorso?
Se guardo all’interezza del mio percorso fino ad oggi, c’è un elemento su cui mi soffermo e che penso sia la lezione e, allo stesso tempo, l’esperienza più grande che ho assorbito e che porto sempre con me: la capacità di pianificare un risultato, di qualsiasi natura. È una di quelle consapevolezze inafferrabili tra i banchi di scuola, che si acquisiscono con il tempo, quando si inizia a lavorare sul campo. Durante il mio vissuto professionale ho sempre riconosciuto nei manager e nelle imprese di successo questa abilità fondamentale: osservare chi la mette in pratica è per me fonte di ispirazione. 
3.In che modo la tua azienda si contraddistingue nel panorama competitivo?
Oltre ad un modello improntato sull’omnicanalità e, quindi, sulla capacità di soddisfare i consumatori tramite prodotti e servizi personalizzati in ogni canale di acquisto, Lenet Group si contraddistingue principalmente per una forte responsabilità di impresa. People, profit e planet sono gli assi su cui si fonda la nostra stessa essenza: tramite il nostro business generiamo valore e cultura verso le comunità con cui interagiamo e l’ambiente in cui operiamo, in modo responsabile. Un esempio concreto in tal senso sono le iniziative di ceramico-terapia della Fondazione Lene Thun Onlus. 
4.Quale è il tuo motto?
“Approccio, metodo e competenza” è il motto che ripeto a me stesso da sempre e su cui vorremmo modellare il gruppo Lenet, adottando un approccio da start-up, un metodo da quotata e una competenza da specialista. Otterremmo così una flessibilità programmata che si tradurrebbe nella possibilità di reinventarsi. In questo percorso di crescita, a fare la differenza sarebbero proprio quei tre elementi: l’approccio, basato su uno sviluppo inarrestabile, il metodo, che garantisce la qualità del lavoro, e la competenza, che deriva dalla profonda conoscenza del settore, fondamentale per un progresso consapevole. Ricordo inoltre un mantra di un mio responsabile, che mi ripeteva in modo ossessivo: “Quando una cosa funziona, cambiala”. Con l’esperienza ho riconosciuto il vero valore di questa impostazione mentale, che cerco oggi di trasmettere. Il segreto è non considerarsi mai arrivati: il punto di arrivo non esiste, si trova sempre un passo più in là. 
5.Che tipo di imprenditore rappresenti all'interno del network ELITE?
Mi piacerebbe rispondere da impresa, senza vestire i panni dell’imprenditore. Vorrei rappresentare un’impresa che sia paragonabile ad una start-up con 70 anni di esperienza. Mi spiego: anni fa il mercato era ostile ed era necessario difendersi; oggi non bisogna difendersi dal mercato, bensì diventare un suo alleato. Per farlo bisogna dimenticare le proprie certezze ed essere pronti a ridisegnare tutto costantemente; un tipo di flessibilità propria di chi lavora nelle start-up. A questo fattore, aggiungerei il vantaggio di chi, appunto, ha maturato una solida esperienza. Sulla base di questa aspirazione e in quanto CEO di Lenet Group, vorrei quindi aiutare l’imprenditore a dare una struttura e un’impostazione strategica alla sua visione. Un tema che, a mio avviso, scende a cascata anche sulla sfera people e in relazione alla crescita interna che, per noi, ad esempio, significa dare posizioni manageriali a persone sotto i 40 anni, oppure avere una componente femminile adeguata con ruoli da dirigente, non per distinguere i gender, ma per un nostro specifico approccio al management.

Nella foto: Da sinistra, Simon Thun (Vicepresidente del Gruppo Lenet) e Francesco Pandolfi (Group CEO).

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