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24 Aug 22
 1. Cosa significa per te "imprenditorialità"?
Nel panorama italiano delle piccole e medie imprese la figura dell’imprenditore è stata storicamente associata al genio creativo che si identifica in modo totalizzante nell’impresa, in piena solitudine, facendo tutto da solo.
La complessità del mercato, la pressione competitiva, fanno sì che questa visione sia sempre più obsoleta e dannosa per l’impresa e che sia sempre più necessario che l’imprenditore sia affiancato da tecnici e manager, capaci di interiorizzare la sua visione e metterla in atto per il raggiungimento degli obiettivi comuni.
Il coraggio, la perseveranza e la determinazione tipici dello spirito imprenditorale, devono essere necessariamente affiancate dai meccanismi di delega e dalla sua ragion d’essere: la fiducia. La stessa fiducia che mio padre ha dato ai suoi figli, la stessa fiducia che ci ha portato a generare un’azienda managerializzata,
Spirito imprenditoriale è anche creatività: l’imprenditore, con le sue idee, è capace di guidare ed ispirare gli altri, in un circolo virtuoso che crea terreno fertile per il proliferare di nuove idee: dalle idee nascono nuove idee, con le idee si attraggono le persone, con le persone si attraggono i progetti e con i progetti si attraggono capitali.
L’imprenditore è il leader che mantiene sempre vivo questo circolo virtuoso, coinvolgendo, ascoltando, prendendosi cura e stimolando il management, che a sua volta ha il compito di tradurre la visione in azione.
Leadership è anche consapevolezza, nel momento di dover prendere la decisione, di essere da soli. 

2. Quale è stata l'esperienza o la lezione più significativa che hai acquisito durante il tuo percorso?
La mia famiglia nasce imprenditorialmente nel settore immobiliare, un ambito considerato da sempre prestigioso. Il turismo, nella mia famiglia, non era il core business, eppure, mi affascinava più dell’immobiliare.
Sono una persona a cui piacciono le sfide, la possibilità di poter sviluppare il Gruppo creato da mio padre mi affascinava ed ero molto motivato dalla sua fiducia nei confronti miei e di mio fratello Raffaele.
Per questo motivo, ho deciso di formarmi prima laureandomi in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bologna e poi conseguendo il Master in Economia del Turismo presso l’Università Bocconi, con lo scopo di trasformare un’attività fino ad allora secondaria nel nostro core business.
Pensavo a Club del Sole come il leader delle vacanze all’aria aperta in Italia, ed ero determinato nel perseguire questa visione.
Il cambiamento è stato innescato partendo da me stesso, con la formazione, e successivamente ho iniziato un percorso di managerializzazione dell’attività – completamente innovativo rispetto a quanto vedevo nei nostri competitor – e in soli 5/6 anni siamo riusciti a portare a termine 2 operazioni con fondi di Private Equity. 
3. In che modo Club del Sole si contraddistingue nel panorama competitivo?
Negli ultimi cinquanta anni il turismo outdoor è cambiato profondamente. “Vacanza outdoor” per Club del Sole oggi significa soggiorni in splendidi lodge immersi nella natura o direttamente sul mare, dotati di tutti i comfort possibili. Interpretiamo e rendiamo possibile la vacanza del futuro fatta di unione tra flessibilità e personalizzazione dei servizi, un’anima green ed eco-friendly e la possibilità di vivere esperienze autentiche all’aria aperta, con il valore aggiunto di un rapporto qualità-prezzo sostenibile.
Il nostro settore è molto competitivo, ma Club del Sole si distingue perché a queste tendenze di mercato aggiunge elementi unici come il design - di anno in anno l’offerta viene ampliata con nuovi alloggi dotati di servizi sempre più innovativi e curati - e un approccio più inclusivo e ibrido, diverso sia dal campeggio che dal villaggio.
Come ulteriori elementi distintivi ricordiamo la qualità delle location: moltissimi nostri Villaggi si trovano nelle principali località turistiche della Riviera Romagnola e direttamente sul mare. Ma abbiamo destinazioni anche sulla costa toscana e in Versilia, sul lago di Garda, a Jesolo e nell’alto Adriatico, nelle Marche e in Abruzzo. La nostra offerta è capace di intercettare davvero persone dalla diversa provenienza geografica ed estrazione demografica, ma anche dalle diverse esigenze. Un target completamente trasversale ma accomunato dal principio che il tempo trascorso in vacanza è “la vita come dovrebbe essere sempre”. E’ la nostra nuova tag-line ma anche il mantra, la promessa e l’ispirazione che muove ogni nostra decisione. 
4. Quale è invece il tuo motto personale e professionale?
Come dicevo, sono stato sempre motivato sia dalla fiducia che dalla condivisione della mia famiglia dell’idea di rendere Club del Sole il nostro core business e leader di mercato.
Mia nonna Verdiana ci ripeteva spesso “Non rimandare mai a domani quello che potresti fare oggi”. In particolare, lo ripeteva più frequentemente a me, non so perché, probabilmente credeva ne avessi più bisogno.
Apparentemente sembrava uno stimolo a darsi da fare e rimboccarsi le maniche, o meglio, un invito a essere sempre più proattivi ed anticipare i tempi: essere pionieri, “fare accadere” le cose e non aspettarle. Detto proprio da lei, che insieme a mio nonno aveva creato il primo campeggio dal nulla, partendo da un semplice terreno agricolo, l’invito aveva ancora più valore.

“Non aspettare che le cose accadano, ma fai il possibile per farle accadere”. 
5. ELITE: il private market e network che crea valore per imprese, operatori di mercato, economia reale. Perché è un’opportunità che altre imprese devono considerare?
Il programma ELITE è la scelta auspicabile per le imprese che vogliono intraprendere un percorso di sviluppo organizzativo e manageriale basato sulla formazione e sul tutoring. Club del Sole ha scelto di aderire con entusiasmo e in particolare siamo focalizzati sull’aspetto culturale: l’investimento sul capitale umano è un elemento essenziale per la crescita di un’azienda contemporanea, ancora di più se essa opera nel settore dell’ospitalità, dove il fattore umano è decisivo.
Ed è proprio lì che vogliamo puntare: l’esperienza in ELITE è innanzitutto un messaggio a tutto il team di Club del Sole. E’ un’operazione di people&culture con l’obiettivo di far crescere tutti i nostri collaboratori, ad ogni livello. Preferiamo investire su di loro piuttosto che rivolgerci al mercato per trovare nuovi manager e talenti. Vogliamo coltivare internamente una cultura aziendale strutturata, professionale, manageriale. In questo, il confronto con altre aziende può essere prezioso e determinante.
Parallelamente crediamo che il processo di condivisione osmotica dei migliori strumenti e conoscenze presenti sul mercato siano imprescindibili e possibili grazie al networking altamente qualitativo offerto da ELITE.
Entriamo quindi in ELITE con uno spirito di totale apertura, pronti ad assorbire e trasmettere.

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