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Attiva anche nella consulenza per la trasformazione in chiave ESG delle aziende, la MarTech Company ha da sempre posto al centro del proprio business l’attenzione all’ambiente e al sociale. E continua a scommetterci. Zornitza Kratchmarova, ESG Lead di un’azienda con oltre 2.100 collaboratori nel mondo, racconta perché solo le aziende attente ai temi ambientali e sociali possano avere un futuro. E di come, in tutto questo, entrare in ELITE sia stata una scelta vincente. Un percorso in continua crescita ed evoluzione.
“I nuovi venti contrari alle politiche di sostenibilità e che negano persino il cambiamento climatico? Non nascondo di essere un po’ preoccupata, ma potrebbe essere anche un’opportunità per fare chiarezza nel settore. Chi era saltato sul carro della sostenibilità solo perché era di moda, senza crederci veramente, dismetterà, o quasi, tutte le azioni messe in campo. Chi ci crede veramente, come noi, continuerà invece a investire su questo fronte. Noi sicuramente non torniamo e non torneremo indietro. Anzi. Credo fermamente che solo le aziende attente ai temi ambientali e sociali possano avere un futuro”.
A parlare è Zornitza Kratchmarova, ESG Lead di Retex, azienda MarTech che promuove e accelera le connessioni tra brand e stakeholder con soluzioni tecnologiche all’avanguardia, attiva nel Retail. Affianca i brand nelle iniziative di evoluzione digitale e innovazione, unendo tecnologia, creatività e dati, supportandoli anche nel percorso di trasformazione in chiave ESG. Nata nel 2010, Retex ha il proprio quartier generale a Milano, ma è presente in sei mercati: Italia, Francia, Spagna, Messico, Serbia, Cina, e conta più di 2.100 collaboratori nel mondo provenienti da 32 nazionalità differenti.
La specificità di Retex è coprire tutti i punti di contatto tra i brand e i clienti finali, attraverso una serie di business line: tech, marketing & communication, digital & business performance, service operation e ESG Advisory. Appunto. “Questo ci permette di essere un partner a tutto tondo per le aziende con cui lavoriamo e di fidelizzarle nel tempo” spiega Kratchmarova. “Siamo uno dei pochissimi player italiani ad avere questa capacità d’azione a 360 gradi”.
La sostenibilità ambientale e sociale
In Retex credono che i risultati che riguardano la sostenibilità ambientale e sociale siano importanti tanto quanto quelli economici. Nel 2023 Retex è diventata Società Benefit e ha ottenuto la certificazione per la parità di genere, prima in Italia tra i big del settore MarTech per entrambe le iniziative. “Diventare Società Benefit significa riscrivere il proprio statuto mettendo nero su bianco gli obiettivi di impatto positivo che si intendono perseguire. – spiega Kratchmarova - Noi abbiamo scelto di investire sulle nostre persone, sulla comunità e sull’ambiente”.
Tra gli impegni presi c’è quello di ridurre le disuguaglianze di genere sul luogo di lavoro e il gender pay gap. Il tutto tramite azioni concrete e verificabili e, soprattutto, attraverso un programma a medio-lungo termine con tanto di KPI quantitativi e qualitativi. “Rispetto alla sostenibilità ambientale, invece, abbiamo prima di tutto calcolato la nostra Carbon Footprint, con l'obiettivo di verificare, dati alla mano, quanto inquiniamo e avere una base di partenza solida per costruire un piano di decarbonizzazione a medio termine, al 2030, dunque, e a lungo termine, ossia al 2050 quando puntiamo a diventare carbon free. Un dato su tutti: già nel 2024 il 100% dell’energia consumata da Retex proveniva da fonti rinnovabili certificate”.
Ma non solo. Retex è stata tra le prime aziende in Italia ad avere i target di decarbonizzazione validati da Science Based Target Initiative” (SBTi), un’iniziativa frutto della collaborazione tra 4 partner d’eccezione: United Nations Global Compact (UNGC), Carbon Disclosure Project (CDP), World Resources Institute (WRI) e WWF. Quattro «mostri sacri della sostenibilità», che hanno unito le forze per supportare le imprese nell’intraprendere azioni concrete per combattere il cambiamento climatico, fornendo loro criteri scientifici per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG). Obiettivo ultimo: mantenere l’innalzamento della temperatura globale entro quell’1,5° C in più, rispetto all’epoca preindustriale, stabilito dalla Conferenza di Parigi quale limite massimo per evitare la catastrofe naturale. «A livello italiano, numeri alla mano, ad oggi solo 167 organizzazioni hanno ricevuto il via libera per i target a medio termine e solo 37 anche quello per gli obiettivi a lungo termine, ossia Net Zero» aggiunge Kratchmarova.
In ambito sociale, invece, un’altra iniziativa interessante da sottolineare è legata alla collaborazione con Agrivis, la cooperativa agricola sociale che, con la sua cascina, rappresenta un esempio virtuoso di produzione e trasformazione agricola, associata all’accoglienza e all’inclusione lavorativa. Agrivis è parte integrante del gruppo L’Impronta, una rete di quattro cooperative sociali attive nel settore sociosanitario e di inserimento lavorativo di persone disabili, con fragilità sociale o svantaggiate. I valori fondanti di Agrivis si sposano perfettamente con l’impegno di Retex per la promozione dell’inclusione sociale e l’equità. Attraverso l’articolo 14 e la collaborazione con Agrivis, l’azienda infatti assume persone svantaggiate, dimostrando così un sostegno tangibile all’inserimento lavorativo delle fasce più vulnerabili della società. Non solo. Retex è solita acquistare e donare ai propri collaboratori i prodotti della cooperativa, realizzati attraverso pratiche agricole sostenibili. Articoli come passate di pomodoro, vellutate, confetture e molto altro prodotte dai collaboratori di Agrivis vengono donati ogni mese alle nostre persone. Sempre presso le cooperative del gruppo L’Impronta, inoltre, svolgiamo le nostre giornate di volontariato aziendale, lavorando nei campi fianco a fianco con le persone che abbiamo contribuito ad assumere”, spiega Kratchmarova. E aggiunge: “Quindi innovazione, tecnologia, data intelligence, automazione ed etica: sono tutte tematiche che ci contraddistinguono”.
Il ruolo del network ELITE
Retex entra in ELITE dieci anni fa, spinta dal bisogno di conoscenza, scambio e networking con aziende più grandi e già ben posizionate nei rispettivi business. “A quei tempi eravamo una PMI, sicuramente promettente, diciamo ad alto tasso di crescita, ma sostanzialmente una PMI”, racconta Kratchmarova. “ELITE ci ha portato bene, considerando la dimensione attuale, raggiunta anche grazie a una serie di acquisizioni rese possibili dall’ingresso nel capitale, nel 2024, di FSI, Fondo Strategico Italiano. Sempre lo scorso anno, poi, abbiamo cambiato veste all'interno del perimetro della community di Borsa Italiana, diventando partner consulenziali sui temi della sostenibilità, con l’idea di mettere al servizio di tutti l'esperienza maturata sul campo. Perché solo chi fa davvero sostenibilità, credo, possa insegnare la sostenibilità. Cinque, in particolare, le aree in cui è attiva la nostra ESG Advisory: governance & strategy, con un focus particolare sulle strategie di sostenibilità a medio e a lungo termine; reporting, con un approccio tailor-made alla reportistica di sostenibilità più adeguata alle esigenze di ciascuna realtà (dai report d’impatto reference to GRI ai bilanci integrati secondo la CSRD); certificazioni & rating, con interventi, anche one shot, su specifiche validazioni richieste (EcoVadis, Open-ES, B-Corp, etc); formazione, con diversi gradi di profondità, a seconda del target aziendale coinvolto; comunicazione, con un occhio di riguardo alle potenziali «trappole» dei Green Claims, oggi sempre più attenzionate dalle Autorità. L’idea è quella di portare la nostra esperienza, di azienda che per prima ha abbracciato questo percorso, e metterla a disposizione di altre realtà che vogliano percorrere la nostra stessa strada. Ed ELITE è il posto giusto dove riuscire a confrontarsi, trovare occasioni di business e, in definitiva, fare squadra”.
Stesura a cura di Lobcom