Intervista Marco De Simone, Principal & CFO di Avanzi spa SB
Cosa significa per te "imprenditorialità"?
L’imprenditorialità è quella attitudine che ti permette di leggere i segnali e cogliere gli stimoli che vengono dal contesto in cui operi, e che si accompagna a una tensione continua che ti porta ad andare oltre quello che fai. Avanzi stessa è una storia di imprenditorialità di successo. Abbiamo iniziato ad operare nel campo della sostenibilità e innovazione sociale facendo ricerca e consulenza quando ancora non se ne occupava nessuno. Nel 2006 abbiamo fondato Avanzi Sri Research, la prima società di rating ESG in Italia, e poi nel 2011 a|cube, il primo incubatore per start up ad impatto ambientale e sociale, a cui ha fatto seguito il lancio di a|impact, fondo di venture capital che supporta lo sviluppo e la crescita di PMI e startup innovative, sempre ad impatto sociale e ambientale. Oggi, in un contesto segnato da grandi cambiamenti, ci stiamo interrogando su come continuare a perseguire la nostra missione, restando fedeli al nostro payoff “Avanzi. Sostenibilità per Azioni” che fa un po’ il verso alla nostra ragione sociale. Siamo quindi consulenti ma anche innovatori e imprenditori, e questa è una nostra peculiarità che crediamo possa portare un valore aggiunto al network ELITE.
Quali sono i valori che distinguono Avanzi nell’approccio alle PMI?
Nei rapporti che instauriamo con i clienti ci guida anzitutto un forte senso etico e un impegno genuino; sono valori che, in ottica di reciprocità, cerchiamo anche in tutte le nostre controparti. Siamo poi convinti che ogni impresa sia unica e abbia le sue peculiarità. Non crediamo quindi in approcci e soluzioni che vanno bene per tutti ma, al contrario, cerchiamo sempre di comprendere chi abbiamo di fronte, con l’obiettivo di realizzare un servizio e dare un supporto che sia realmente efficace e soprattutto a misura dell’impresa. In questo senso, anche le eventuali esigenze di compliance delle PMI possono esser affrontate senza perdere di vista le peculiarità del loro modello di business, della loro storia e cultura aziendale. Crediamo poi che siano le persone a portare il cambiamento all’interno della propria impresa; per questo, pur sapendo di inserire il nostro contributo di consulenti all’interno di un’organizzazione aziendale, siamo in realtà centrati sulle persone che ne fanno parte e che interagiscono con noi: lo sviluppo dei nostri progetti prevede sempre collaborazione e trasferimento di competenze. Se siamo riusciti in moltissimi casi ad accompagnare i nostri clienti in percorsi di crescita spesso di durata pluriennale, è stato proprio grazie al rapporto di fiducia che si è instaurato con le persone, molte della quali entrano poi a far parte di una comunità informale che ci premuriamo di far crescere e coltivare.
Quali sono i momenti in cui le aziende beneficiano maggiormente del vostro supporto (cambiamenti aziendali, lancio di nuovi prodotti/servizi..)?
Riteniamo che non ci siano specifici fasi o momenti in cui un’impresa possa beneficiare dei nostri servizi. L’esperienza ci ha insegnato infatti che è l’impresa stessa che arriva a riconoscere di avere nuove esigenze e si rivolge a noi per inquadrarle ed affrontarle al meglio, ricevendone un supporto a livello strategico, di metodo e operativo. In questo senso, le sollecitazioni possono venire da diversi fronti. Noi pensiamo che una attenzione particolare deve essere prestata dalle PMI che stanno affrontando scenari complessi dove le grandi questioni di sostenibilità, a partire dalla transizione ecologica, non solo fanno da traino per l’innovazione, ma stanno anche ridisegnando interi settori di mercato, come sta avvenendo ad esempio nell’automotive o nel real estate. Ci sono poi le PMI che fanno parte di catene di fornitura che devono rispondere a requisiti etici, ambientali e sociali sempre più sfidanti che sono imposti dalle imprese a capo della filiera, in risposta sia alle evoluzioni della normativa da crescenti pressioni del mercato o di altri degli stakeholder, come sta avvenendo ad esempio nel settore della moda e abbigliamento. Anche la quotazione in borsa è un momento significativo, in cui le imprese sono chiamate a rafforzare la propria governance in relazione alla gestione di questioni legate ai temi di sostenibilità, in un’ottica di maggiore trasparenza e accountability. Su questo aspetto si giocherà sempre più anche la relazione delle imprese con il comparto finanziario, a cui è stato affidato un ruolo fondamentale nell’indirizzare i capitali verso il conseguimento degli obiettivi ambientali e sociali, e nella mitigazione dei cosiddetti rischi ESG nel proprio portafoglio dei crediti e di investimenti.
Perché ELITE è un network distintivo di cui far parte?
Siamo entrati in ELITE dopo una lunga riflessione. Alla fine, abbiamo deciso di aderire sulla base di due aspetti che per noi sono risultati determinanti: in primo luogo la piena condivisione della missione del network di aiutare le imprese a crescere in maniera sostenibile nel lungo periodo, che è anche la missione di Avanzi e, in secondo luogo, la convinzione di trovare al suo interno il meglio dell’imprenditoria, quella cioè capace di creare valore riconoscendo e affrontando i rischi e le opportunità insite nelle sfide che caratterizzano il nostro tempo.
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